Entro in chiesa, vedo e sento il vuoto. E’ inverosimile. Cerco il modo di riempire il cuore, faccio fatica perché vivo la chiesa sempre insieme alla comunità. Ripenso ai momenti comunitari, ai volti e alle persone con cui li condivido. A volte li sento faticosi, un dovere, ma ora che mi mancano, capisco l’importanza e la ricchezza di una esperienza di comunità che si ritrova a pregare e vivere insieme l’incontro con Dio.

Vedo diverse persone che come me entrano in chiesa per una visita. Sappiamo di non trovare nessuno, è difficile incontrare anche i preti. Ma per fortuna qualcun’altro è sempre lì ad aspettarci, non si allontana mai. E’ il nostro Signore, presente nel tabernacolo, che sta oltre le nostre riluttanze. Beata quella fiammella rossa accesa, segno della sua presenza, che non ci lascia soli.

Domenica prossima si possono celebrare le Messe? La domenica senza la Messa, non è domenica. Ci raccogliamo in casa con la famiglia davanti alla TV, ma non è la stessa cosa. Siamo in astinenza eucaristica. E’ possibile riceverla privatamente? E’ importante all’ingresso della chiesa il lezionario delle letture aperto alla liturgia del giorno. Leggo e medito con profonda esigenza di nutrimento.

Di questi giorni apprezzo il silenzio. Non c’è la solita confusione. La gente sembra giocare in difesa a porte chiuse, come nello sport. Stare nel deserto può essere il momento in cui mi sento messo alla prova. Anche se cerco distrazioni, non provo soddisfazione. Forse è il momento di lasciar spazio all’ascolto di Dio e della sua volontà.

           Don Riccardo

sole allorizzonte